Multicolored Hummingbird, Rebekka Karijord
Ho passato tutta la vita a fare la “dura”, una di quelle che di fronte ad una gentilezza ti poteva tirare un pugno sul naso, che coi peluche al massimo ci poteva spolverare i mobili..
Eppure non sono stata cresciuta né dagli orsi tantomeno dai lupi.. ma Mowgli confronto a me era uno che sapeva come comportarsi in società..
Grazie al cielo poi qualcosa è cambiato nonostante sia rimasta sempre quella che si incolla i pesi su per i tre piani di scale, fa saltare i tappi dei barattoli di vernice incollati, ed in macchina è quella che abbassa il finestrino per dire quello che pensa nel mentre che chi guida si dà velocemente alla fuga per paura che qualcuno prima o poi ci faccia finire sul giornale.. il tutto avvolta in un insospettabile abitino anni 50, grandi occhiali scuri e scarpe coordinate..
Ecco, nonostante ciò mi sono scoperta a guardare desiderosa cuscini pieni di roselline colorate, ad annusare dolci fragranze per la casa e.. ad uscire dal lavoro con un’ irrefrenabile voglia di risotto alle rose.
Come una “femminuccia”.. :O) Contenta.
La scorza profumata del limone, la robiola cremosa e il delicato profumo delle rose per una cena romantica, un risotto che sa di femminilità, di primavera.
RISOTTO ALLE ROSE | | Print |
- riso carnaroli 200 gr
- boccioli di rosa essiccati 1 cucchiaio abbondante
- robiola 2 cucchiai
- burro 1 noce
- vino bianco
- cipolla 1\2
- limone 1\2
- sale
- Portare a bollore un pentolino con 500 ml di acqua.
- Quando bolle immergervi i boccioli di rosa e lasciare in infusione per 30 minuti.
- Grattugiare la scorza di 1\2 limone.
- Affettare la cipolla sottilmente e farla appassire con una noce di burro nel tegame.
- Unire il riso e farlo tostare.
- Quando ogni chicco di riso sarà ormai lucido e tostato sfumare con un bicchiere di vino bianco.
- Io avevo dello spumante avanzato ed ho usato quello.
- Filtrare l' infuso di rosa ed utilizzare il liquido caldo per portare il riso a cottura.
- A due minuti dalla fine unire la scorza del limone ed aggiustare di sale.
- Spegnere il fuoco e mantecare il risotto con la robiola.
- Lasciar riposare il risotto qualche minuto prima di servirlo.
25 Responses to “Comfort Food : : RISOTTO ALLE ROSE”
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ecco perche’ vedevo qualcosa di familiare nel tuo viso …..ihihiihi ho una delle mie figlie gemelle che ti somiglia-.-
sono felice perche’ ho speranze ahhaahaha
comunque avete una marcia in più questo è sicuro come dico io femmine con le p….le 😉
e questo risotto è proprio femmina ! complimenti
non la definirei una vera e propria fortuna ma…. sì, c’ è speranza. sempre :O)))
Non ti arrendere e non ti arrabbiare se con le mollette per capelli ci fa saltare le chiavi dietro la porta perchè è rimasta fuori casa………….. parlo così, eh, per esperienza………
bacio!
Ma è stupendo questo risotto Serena!!!! meraviglioso abbinamento!!!
Grazie!!! vedi tu il pasticcio che pubblicherò domani e poi ne riparliamo.. eheh.
Bacione Maria Grazia!!!
belle presine!!! mi ricordano tanto qualcosa… ;-P
rido. rido. rido. :O)))
ahahah!! Tu mi fai proprio ridere! Però le foto sono così romantiche che quasi quasi non ti riconosco 🙂
Se ti può consolare sono stata cresciuta come Lady oscar, quelle rare volte che ho indossato una gonna, mio papà strabuzzava gli occhi e mi chiedeva ‘come mai sei vestita da donna?’.
Però ho conservato la mia femminilità ‘inside’ e se anche so riparare lo sciacquone del water, posso riservare tante sorprese…. 😉
Buon lunedì Signorina| :-*
eheheh menomale che ti faccio ridere ogni tanto, la cosa fa ridere anche me ma sarà bene che ci si ricomponga prima di sembrare due sciocche :O))))
Bè, ti dico solo che fino a che babbo sceglieva i vestiti imperavano il blu, il bianco ed il beige. Ogni tanto il rosso.
Pantaloni, salopette, camicie, polo e scarpe basse.
Mia mamma a forza ci metteva qualche gonna. Blu. A pieghe. Ahahahah -_-‘
La cosa che più mi allarma è che oggi scelgo certi capi d’ abbigliamento con la sua stessa sicurezza, come se la mia mano fosse guidata dalla sua. ma che vuoi, questo poi è un altro discorso….
Quanto a femminilità….mia mamma ancora mi rimprovera per i modi specialmente. dice che siamo due montanari…
:O)
Ok, facciamo outing: io davo una mano(?!) a papà quando, nel suo tempo libero, si dilettava ad aggiustare di tutto. Ero il suo aiutante soprattutto quando usava attrezzi ormai obsoleti come il saldatore. A me toccava lo stagno, ma ogni tanto si faceva cambio. Vogliamo parlare anche di quando si smontavano le prese elettriche? 🙂
Forse è per compensare che ho iniziato a fare dolci…
cara Signorina, questo risotto è una chiccheria!
ah bè, può essere..diciamo che quando tutte le mie compagne di classe venivano chiamate “principessa”, “tesoro”, e cose così mio babbo mi riservava un personalissimo “Attila” perchè pare fossi un filino turbolenta e distruttiva.. bè, cosa potevamo aspettarci del resto? :O)))))
La delicatezza di questo risotto si contrappone proprio col tuo carattere!!!
Ma alla fine la vita è così: fatta di contrasti e di opposti..
Not Only Sugar
bè, diciamo che anche il mio carattere si è di molto ammorbidito, o meglio, crescendo si ha il tempo di capire tante cose.. ^_^
Mearviglia per gli occhi e per il palato…che dire di più? Ah ecco: è pure in tinta con il tuo rossetto (o sbaglio????) 🙂
un bacione
simo
ah nonnnonnno che non sbagli!!! :O) occhio attento e viglie il tuo, eheh.. o rossetto troppo evidente il mio? :OP
baciooone grande anche a te!!
questa ricetta mi miace proprio tanto, e amo il tuo modo di scrivere:))))
oh ma grazie Bene!!!! :O*
ops!piace…
Mmmmm che bontà! Lo voglio provare al più presto! E con la lavanda? Uhm… hai aperto un varco…
Romanticona! ;)))
eh con la lavanda pure funziona secondo me!!! eccome se funziona!!!! :O)))))
Puoi sempre accompagnarlo con della Coca-cola per far uscire dei lati meno femminili 😀
Niente, neanche quella forse riuscirebbe a far perdere a questo piatto la sua eleganza, il suo aspetto gentile e raffinato, alla vista quanto al palato.
P.S. 1: solo ora mi rendo conto dei rischi che ho corso nel breve tragitto romano fatto assieme in macchina! ahahahah
P.S. 2: la colonna sonora…che te lo dico a fare? 🙂
eh sì guarda io non te lo volevo dire ed ho costretto Piero a fare altrettanto, ma avete rischiato. ah se avete rischiato!
per fortuna però si è trattato solo di attraversare la piazza :O)))
scherzo…
la colonna sonora… la vellutata di piselli… i green day…… no dico… n-o – d-i-c-o . . . . :O))))))
Perchè la bravura non è solo nel cucinare, ma anche nel saper “impiattare” e nel creare tavole accoglienti…
Questo set poi ha due colori che adoro: il lilla e il grigio…
Sono contenta di aver scoperto il tuo blog!
ciao Francesca! oooh anche a me piace tanto il lilla, in tutte le sue sfumature fino al viola :O)
benvenuta mia cara!!
Sa proprio di primavera, del suo lato più delicato e “femminile”. Io ritengo che Primavera sia anche qualcosa di più forte, ma la raffinatezza con cui hai realizzato il risotto mi ha incantata. Complimenti, è delizioso ^^
grazie Carmela! in effetti la primavera E’ forte.. pensa a tutti i fiorellini dall’ aspetto fragile che bucano il gelo e sfidano il freddo……..